Giornata internazionale della donna e filosofia della differenza

Manifesto UdI, Unione delle donne italiane, 1976

L'8 marzo, Festa della donna in Italia, ha assunto quest'anno un tono minore. Il motivo è ben noto: emergenza covid-19.
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Ed è giusto "abbassare" i toni e spostare l'accento sul valore più profondo della Giornata internazionale della Donna riaffermando con  più forza il ruolo unico e prezioso delle donne nella società, oggi come in passato.

Lo ricorda bene Mattarella nel suo discorso al Quirinale. Nonostante - dichiara il Presidente - «quest’anno non potremo celebrare la giornata internazionale della donna al Quirinale, desidero egualmente inviare a tutte le donne italiane e a quante si trovano in Italia un messaggio di vicinanza, di solidarietà. Rivolgo, anzitutto, un pensiero riconoscente alle donne – e sono tante – che si stanno impegnando negli ospedali, nei laboratori, nelle zone rosse per contrastare la diffusione del virus che ci preoccupa in questi giorni» (Mattarella, 8 marzo, link al video https://youtu.be/oqaQvIved7g).

Questa Giornata  celebra le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, un percorso lungo e ancora fortemente in costruzione, che ha richiesto la necessità di affiancare all'8 marzo altre iniziative di attenzione alla riduzione delle disuguaglianze e discriminazione di genere, in particolare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre) e, più di recente, il goal 5 dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030 (https://scuola2030.indire.it/).

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Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze

​I prodromi di questa ricorrenza risalgono a più di un secolo fa, quando a New York nel 1908, quindicimila operaie tessili manifestano per le vie della città chiedendo la riduzione dell'orario lavorativo, l'aumento del salario  e il diritto di voto.

E' il Partito socialista americano a lanciare l'iniziativa della ricorrenza l'8 marzo, ma fino al 1921 i singoli Paesi scelsero giorni diversi per la celebrazione. L'origine della manifestazione non è propriamente chiara.

Anche l'episodio del rogo in una fabbrica di camicie, in cui persero la vita 134 donne newyorchesi, sembra un falso storico, non riconducibile all'8 marzo:  la fabbrica era inesistente e un drammatico rogo avvenne,  ma in altri momenti. 

​Questa celebrazione si tiene in Italia dal 1922; nel 1944 nasce l'UDI, l'Unione delle Donne in Italia, che dall'8 marzo 1945 riprende a celebrare la giornata della donna nelle zone liberate dal nazifascismo. Sempre l'UDI nel 1946 introduce il simbolo della mimosa, un fiore "semplice" che fiorisce in questa stagione; e negli anni cinquanta, in piena guerra fredda, come strumento «atto a turbare l'ordine pubblico», distribuisce il mensile dell'Unione"Noi donne".

ATTIVITA' PROPOSTE
Prendo spunto dalle circostanze del calendario per toccare un tema di cittadinanza sempre attuale e programmato nel percorso di classe, ossia la figura della "Donna" da leggere sia come processo storico di emancipazione femminile sia come testimonianza di pensiero filosofico della differenza.

"Il grado di elevazione o di abbassamento delle donne è l'indice generale più sicuro e la misura più corretta per misurare la civiltà di un popolo o di un'epoca" (J. Stuart Mill, La schiavitù delle donne, 1864)

Oggi nella società globalizzata il termine femminismo sembra obsoleto e "fuori moda", ma non bisogna dimenticare che esso è sinonimo di un'azione di conquista sociale, politica e civile che le donne hanno ottenuto solo negli ultimi due secoli di storia.

Per inquadrare il fenomeno è utile distinguere alcune fasi:
- la fase di emancipazione, che punta alla parità giuridica delle donne, a partire dal diritto di voto - ne citiamo alcune: la scrittrice Virginia Woolf, l'antropologa Margaret Mead, la studiosa italiana Anna Maria Mazzoni, la socialista Anna Kuliscioff;
- la fase della liberazione, che mette a fuoco la diseguaglianza e la disparità tra i generi, la visione di una società fortemente modellata sul maschile e il patriarcato - figure significative sono le scrittrici americane degli anni Sessanta come Betty Friedan;
- la fase delle pari opportunità e della "differenza", che porta avanti l'azione politica e lo studio sull'identità femminile che si costruisce non solo rispetto a se stessa ma anche come differenza rispetto al maschile; nascono settori di ricerca con validità scientifica, i Women's Studies.
​Il pensiero della differenza fa un balzo in avanti, in quanto la differenza piuttosto che elemento discriminante, costituisce e rafforza il valore del femminile stesso. In particolare è Luce Irigary a rovesciare il punto di vista.

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Si coglie bene dalle parole di Irigary che la filosofia della differenza non rivendica un'inesistente uguaglianza​, semmai sottolinea il positivo della diversità, l'incommensurabilità all'altro sesso. 

Esercitazione a distanza
Per le Classi V
A partire da questi spunti di riflessione sul pensiero della differenza, approfondisci a tua scelta, tramite ricerche mirate e documentate da fonti, producendo un lavoro multimediale, una delle DONNE FILOSOFE della modernità qui proposte: Simone Weil, Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Maria Zambrano, Luce Irigary, Adriana Cavarero.
Domande guida: quel è il loro percorso di vita? quali sono le opere più significative? cosa hanno voluto comunicare attraverso il loro pensiero? cosa condividi o non accetti di ciò che affermano? è ancora necessario utilizzare il loro pensiero per scalfire stereotipi e false posizioni? 
Quando hai finito consegna il lavoro in piattaforma weschool (vi invio il link); ci collegheremo via streaming la prossima lezione per verificare e discutere insieme dell'argomento.

Per la classe III
Riprendendo il discorso già avvito in classe sulla figura della donna nell'antichità, e avendo già visionato e discusso sulla figura di Ipazia attraverso il film Agorà (condiviso nel drive di Google), rispondi alle seguenti domande e invia un file in piattaforma (vi invio il link) :

1. Dove è ambientato il film? In che epoca?
2. Qual è il discorso iniziale che Ipazia formula sul cerchio e le stelle? Cosa vuol dimostrare?
3. Cosa contiene la Biblioteca di Alessandria?
4. Individua e descrivi i personaggi attraverso l'elaborazione di una tabella che comprede: CARATTERISTICHE FISICHE - CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE - COMPORTAMENTI E PENSIERO - CAMBIAMENTI (I personaggi sono: IPAZIA - TEONE - ORESTE - CIRILLO - DAVO - SINESIO - AMMONIO - TEOFILO - ARISTARCO - PARABOLANI - EBREI - PAGANI)
5. Cos'è il sistema tolemaico e come viene spiegato?
6. Qual è la prima nozione di Euclide? Cosa vuole dimostrare?
7. Cosa impara Davo distribuendo il pane?
8. Teone concede la mano di sua figlia? Motiva la tua risposta.
9. Come Oreste dichiara amore ad Ipazia? descrivi la scena.
10. Cos'è il Serapeo?
11. Come si comporta Ipazia con i "fratelli cristiani"?
12. Rifletti sulla scena dell'assalto alla Biblioteca. Che emozioni ti suscita?
13. Dopo che Ipazia libera Davo, quali sono le scelte del ragazzo?
14. Come si presenta la Biblioteca dopo la sua occupazione?
15. Puoi rintracciare, osservando la lotta tra le fazioni religiose, l'origine dell'intolleranza e della violenza?
16. Rifletti sulla seguente frase pronunciata verso gli ebrei: "Scacciati ed esiliati fino alla fine dei tempi".
17. Cosa risponde Ipazia quando le chiedono di credere?
18. Il Vescovo legge un passo in pubblico relativo al rapporto tra uomo e donna. Qual è la fonte? Cosa sostiene?
19. Analizza l'uso della parola da parte dei personaggi nell'interpretazione delle Sacre scritture.
20. Ipazia arriva a dimostrare una nuova visione del cosmo. Come e perché?
21. Ipazia accetterà di farsi battezzare? Motiva la risposta.
22. Come nel film viene interpretata e rappresentata la morte della protagonista?
23. Rifletti, in generale, sul messaggio del film e in particolare sulla figura della donna

I riferimenti a queste consegne sono scritti anche su registro elettronico.

​Grazie per l'attenzione. 
Prof.ssa Monica Sanfilippo
​Liceo delle Scienze umane e musicale S.Rosa da Viterbo