Nottola di Minerva
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NOTTOLA  DI   MINERVA

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PHILΩ  WEB - @NOTTOLINA
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"[...] la filosofia arriva sempre troppo tardi. Come pensiero del mondo, essa appare per la prima volta nel tempo, dopo che la realtà ha compiuto il suo processo di formazione ed è bell’e fatta. […] La nottola di Minerva inizia il suo volo sul far del crepuscolo"
Hegel, Lineamenti di Filosofia del diritto, Prefazione

Letture per l'estate

6/6/2021

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Cosa ho consigliato ai miei studenti

Anche quest'anno, nonostante le difficoltà causate dall'emergenza sanitaria Covid-19, siamo arrivati alla fine dell'anno scolastico. Gli ultimi giorni di lezione, tra ricordi più divertenti e riflessioni più seriose dei momenti trascorsi insieme, ci si saluta guardando all'estate che sta arrivando, calda e piacevole, piena di promesse e tempo "libero".
L'invito alla lettura "sotto l'ombrellone" non tarda ad arrivare. Chi protesta c'è sempre; che vacanze sarebbero, altrimenti, ribadiscono i miei studenti, ma non demordo soprattutto nel convenire che se la lettura è piacevole ben si coniuga con l'otium.
Allora, apro il mio zaino da prof. e tiro fuori morbidamente i libri che vado a presentare. I classici del pensiero sono sottintesi, mentre le letture che seguono muovono da un intento di avvicinamento ad ampio raggio alla filosofia o alle sue questioni.
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"Il mondo di Sofia" di Jostein Gaarder, Longanesi 1994
Il libro si presenta come un viaggio nel corso della filosofia dalle sue origini fino ai giorni nostri, intervallato dall'enigmatica storia della giovane Sofia che, ricevute alcune lettere anonime, viene immersa, a sua insaputa, nel mondo della filosofia. E, inaspettatamente, sarà proprio la filosofia ad aprirle una nuova chiave interpretativa del suo mondo, non più superficiale e acritica ma consapevole e filtrata da un profondo senso critico.
Lo stile del libro è estremamente semplice e, senza pretendere di essere un manuale è sicuramente un buon mezzo per introdurre alla filosofia.
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"La meravigliosa vita dei filosofi. Da Talete a Derrida passando per Schopenhauer, la storia del pensiero come non l'avete mai vista" di Masato Tanaka, Vallardi 2018 
Oltre duecento concetti chiave della filosofia e tutti i pensatori da Talete fino ad oggi vengono ripercorsi e illustrati con sagacia e chiarezza. L’autore giapponese Masato Tanaka è riuscito a concretizzare la materia perlopiù astratta della filosofia in immagini e visioni reali, rendendo così anche i processi mentali più complessi racconti illustrati alla portata di tutti.
Tanaka crea un simpatico avatar per ogni filosofo e lo sistema su un piccolo piedistallo, mentre tiene in mano la bandiera del suo paese d’origine e pronuncia il suo insegnamento più rilevante. In poche righe, viene raccontata la sua biografia per poi passare ad una semplice ma efficace spiegazione di alcuni concetti caratterizzanti il suo singolo pensiero o quello di più figure dello stesso periodo.
Libro originale nella sua prospettiva, mira con semplicità alla divulgazione seppure divertendo stuzzicando l'intelligenza.
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​"Helgoland" di Carlo Rovelli, Adelphi 2020
Helgoland è un invito a lasciare ogni certezza, perché la ricerca della conoscenza non può nutrirsi di certezze, ma piuttosto di una sua radicale assenza. Questa, secondo Rovelli, è sempre stata 
la forza del pensiero scientifico che deve essere interpretato come pensiero della curiosità, della rivolta, del cambiamento. Helgoland è il nome di un’isola (l’Isola Sacra) del Mare del Nord, presso la quale il giovane fisico tedesco Werner Heisemberg trascorse diverso tempo. Durante questo soggiorno trovò quell’idea che permise di costruire la struttura matematica della teoria dei quanti, una delle rivoluzioni scientifiche più importanti di tutti i tempi. Insegnando, nell'anno in corso, in un indirizzo di Liceo scientifico, non potevo non consigliarlo.
​Dello stesso autore ho consigliato anche i più noti "L'ordine del tempo", 2017 e "Sette brevi lezioni di fisica", 2014, sempre della casa editrice Adelphi.
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"Le grandi domande" di Simon Blackburn, Dedalo 2010
Il libro affronta i nuclei filosofici e scientifici più significativi della storia della conoscenza introducendo altresì alle risposte dei più noti e illustri pensatori. Ecco le 20 domande cruciali le cui risposte aprono ad una più ampia comprensione di noi stessi e del mondo in cui viviamo.
SONO UN FANTASMA IN UNA MACCHINA? 
CHE COS’È LA NATURA UMANA?
SONO LIBERO?
CHE COSA SAPPIAMO?
SIAMO ANIMALI RAZIONALI?
COME POSSO MENTIRE A ME STESSO?
ESISTE LA SOCIETÀ?
RIUSCIAMO A COMPRENDERCI A VICENDA?
LE MACCHINE PENSANO?
PERCHÉ ESSERE BUONI?
È TUTTO RELATIVO?
IL TEMPO SCORRE?
PERCHÉ LE COSE VANNO AVANTI COSÌ COME SONO?
PERCHÉ ESISTE QUALCOSA PIUTTOSTO CHE NULLA?
CHE COSA RIEMPIE LO SPAZIO?
CHE COS’È LA BELLEZZA?
ABBIAMO BISOGNO DI DIO?
A CHE SERVE TUTTO QUESTO?
QUALI SONO I MIEI DIRITTI?
DOBBIAMO AVERE PAURA DELLA MORTE?
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"Breve storia della filosofia attraverso i detti dei filosofi" di Pietro Emanuele, TEA 2010
Anche questo un libro di divulgazione filosofica che si fonda sull'idea di partire dalle formule dei filosofi, cioè dalla massima sintesi del loro pensiero, per spiegare le teorie, l'ambiente e l'epoca in cui sono nate e per avvicinare senza remore ad una disciplina invece tramandata come incomprensibile e avulsa dalla realtà quotidiana.
Dello stesso autore e con lo stesso intento: 
"I cento talleri di Kant: La filosofia attraverso gli esempi dei filosofi", Salani 2003
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"Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità" di Yuval Noah Harari, ​Bompiani 2017
E non poteva mancare un riferimento alla Storia e con essa l'introduzione al nuovo sguardo con Harari. Il saggio è strutturato in modo da seguire l’evoluzione dell’uomo, sia come abitante del pianeta Terra che come essere dotato di intelligenza, l’evoluzione del corpo e della mente.
Gli argomenti trattati, che dalla storia spaziano fino alla psicologia, si schiudono con un’ottica del tutto differente da come siamo abituati a leggerli nei libri scolastici: stuzzicano il ragionamento, vertono la prospettiva, ampliano gli orizzonti, invitano alla riflessione, mostrano altre facce della storia. Essendo un libro di carattere divulgativo, il linguaggio non è tecnico, ma discorsivo, proprio per adattarsi ad un pubblico più vasto compresi gli studenti in formazione.
Per quest'anno mi fermo qui! Non mi resta per ora che augurare buone vacanze e buona lettura! Ci vediamo a settembre.
​prof. Monica da PHILOWEB
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Cartesio: "Cogito ergo sum" (II parte)

3/24/2020

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«Subito dopo però m’accorsi che, mentre volevo pensare che tutto fosse falso, era necessario che io, che lo pensavo, fossi qualcosa; e notando che questa verità: io penso, dunque sono, era così salda e certa che tutte le più stravaganti supposizioni degli scettici non avrebbero potuto smuoverla, pensai che avrei potuto accettarla senza timore come principio della filosofia che andavo cercando».
CARTESIO, Discorso sul metodo, IV, 32

Nella lezione di oggi continuiamo la riflessione sul pensiero e l'opera di Cartesio, ma questa volta attraverso la LETTURA TESTI con la finalità di agevolare la comprensione.

Per chi non l'avesse ancora fatto, si suggerisce di esplorare le risorse della lezione precedente:
>>>> 
Cartesio, il grande progetto della ragione. Il metodo e le regole (I parte)

TESTO 1
Cominciamo con un estratto da Cogito ergo sum. Breve storia della filosofia attraverso i detti dei filosofi (Salani Editore) di Pietro Emanuele .
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Cogito ergo sum, superstar delle formule
Non solo chiunque si occupi di filosofia, ma anche quelli che ne sanno poco o nulla, quando sentono il nome di Cartesio, lo associano subito alla sua frase più famosa: «Penso, dunque sono», cogito ergo sum. Nessuna massima filosofica ha mai raggiunto tanta celebrità.
Ma qual è il motivo di tanto successo?

È presto detto: a nessun filosofo prima di Cartesio era mai venuto in mente di dubitare della propria esistenza. E, tanto meno, era venuto in mente all’uomo della strada. Se si fosse trattato soltanto di un’idea stravagante non sarebbe stata coronata da tale successo.
Invece, quell’apparente stranezza segnò una svolta radicale nella filosofia dell’Occidente. Sino ad allora lo scopo principale della filosofia era stato quello di raggiungere la verità.

Ma che cos’è la verità se non si trasforma in certezza?
La certezza è qualcosa di più della verità, è una verità che ha superato la prova del dubbio. Ma vincere ogni possibile dubbio è un’impresa titanica. Ogni giorno io vedo molte cose che mi circondano, ma chi mi assicura che non si tratti di allucinazioni? E se tutta la vita non fosse che un sogno? A partire da questi interrogativi non appare più tanto stravagante dubitare della propria esistenza. Anzi, esso è il dubbio più radicale da cui il filosofo deve prendere le mosse.
Cartesio fu anche un grande talento matematico e geometrico, e le sue scoperte rivoluzionarono la geometria. Ancora oggi qualsiasi studente liceale impara a risolvere gran parte dei problemi grazie alle cosiddette coordinate cartesiane. Ma per la filosofia questi suoi meriti, per quanto importanti, non sono nulla al confronto della svolta fondamentale impressa dal suo cogito.

Ancora nel nostro secolo un’opera filosofica fondamentale è stata intitolata Meditazioni cartesiane : in essa Edmund Husserl sostiene che ogni visione del mondo deve prima fare i conti con la coscienza, proprio come li fece Cartesio.
​
Il suo pensiero segna sostanzialmente il trionfo della ragione. Per molti questo è un merito così grande da farne il padre della filosofia moderna. Ma non tutti sono d’accordo: ai suoi tempi, al razionalismo si contrappose l’empirismo. Poi vennero il romanticismo e il positivismo. Però la gloria del cogito rimarrà sempre legata a Cartesio.

Emanuele, Pietro. Cogito ergo sum (Italian Edition) . Salani Editore. Edizione del Kindle. 
TESTO 2 
Il secondo testo, invece, è tratto dal noto romanzo filosofico di Jostein Gaarder,  Il mondo di Sofia. Romanzo sulla storia della filosofia (Longanesi Editore)
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Clicca qui per scaricare il testo in pdf >>>> CARTESIO da Il Mondo di Sofia
 CONSEGNE - elaborazione di un file da inviare su WeSchool
(o alla mail [email protected]) rispondendo alle domande sotto:

1. leggi attentamente i testi e individua le PAROLE CHIAVE
2. commenta brevemente la frase - Ma che cos’è la verità se non si trasforma in certezza? 
3. ​Inquadra sinteticamente l'opera Il Mondo di Sofia
4. 
Hai già letto qualcosa di questo libro a scuola?
5. 
Il Cartesio presentato da Gaarder è coerente con quello studiato nella prima parte? Quali concetti vi ritrovi?
​6. Qual è il filo conduttore  che "unisce Socrate e Platone a Cartesio, passando per Agostino"?
7. Che cosa intendi con ’sistema filosofico’?
8. Perché alla fine Sofia può affermare: «Allora la natura non è un sogno?»
9. Perché il Cogito e il metodo cartesiano segnano il "trionfo della ragione"?
10. Qual è il concetto (o la frase) che ti ha maggiormente colpito leggendo i testi? Perché? (puoi fare riferimento anche alla tua personale esperienza)
Prof.ssa Monica Sanfilippo
Liceo delle Scienze umane e musicale
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Cartesio, il grande progetto della ragione. Il metodo e le regole (I parte)

3/18/2020

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Cenni biografici
René Descartes (italianizzato Cartesio) nasce a La Haye, nella Touraine, provincia francese, nel 1596. Frequenta il Collegio gesuita di La Flèche dove si forma nella tradizione degli studi umanistici, nella matematica e nella teologia.
Cartesio non si accontenta delle definizioni fornite dalla "scuola" e dalla trasmissione di un sapere che ritiene dogmatico; oltre la verità rivelata, Cartesio vuole la certezza e la certezza è tale perché ha superato il dubbio.
Nel 1618, spinto dal desiderio di fare esperienza, entra nell'esercito e parte verso l'Olanda, allora alleata della Francia nella Guerra dei Trent'anni.
L'illuminazione
La via filosofica si apre grazie a tre sogni "rivelatori" che egli fa nel novembre del 1619 e che, a suo avviso, indicano i primi passi del sentiero della conoscenza valida e certa. Fondamentale è la domanda che ne scaturisce: "Quale metodo seguire per la ricerca della verità?". Diciotto anni dopo, nel 1637, Cartesio pubblica l'opera decisiva, il Discorso sul metodo.
In Olanda
Nel 1621 lascia definitivamente l'esercito e nel 1628 si trasferisce nei Paesi Bassi, paese più tollerante, e vi resta quasi vent'anni conducendo una vita errante e solitaria.
In questo periodo scrive diverse opere e molte lettere. Ricordiamo: Il Mondo (1633), in cui sostiene la tesi copernicana, che però non pubblica per timore della condanna del Sant'Uffizio; e le Meditazioni sulla filosofia prima nel 1641 dove approfondisce i temi trattati nel Discorso.
Scrive anche una monografia psicologica, Le passioni dell'anima, nata dalla corrispondenza con la principessa Elisabetta del Palatinato e pubblicata nel 1649.
Alla corte di Cristina di Svezia
Al centro di numerose polemiche, tra cui la critica di ateismo, accetta l'invito della regina Cristina di Svezia di recarsi a corte per introdurla alla sua filosofia. Purtroppo il clima rigido si rivelò fatale per una salute già cagionevole. Cartesio muore di polmonite a Stoccolma nel 1650, a soli 54 anni. 
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IL METODO
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Cartesio è alla ricerca di un criterio sicuro per distinguere il vero dal falso e per superare la trasmissione di un sapere nozionistico e dogmatico ereditato in ambito speculativo, ormai sterile.
Questo metodo dovrà essere utile e vantaggioso per l'uomo, ossia valido sul piano teoretico e altresì sul piano pratico, affinché l'uomo "possa rendersi padrone e possessore della natura" (Cartesio, Discorso sul metodo, VI, 1).

Cartesio lo descrive nella sua opera più celebre – Il discorso sul metodo –, enunciando le quattro regole che bisogna rispettare per procedere sicuri sulla via della conoscenza:

•​la regola dell’evidenza, non bisogna cioè «accogliere mai nulla per vero» che non sia riconosciuto con evidenza, che non ci appaia cioè assolutamente certo e indubitabile;

•​la regola dell’analisi, secondo la quale occorre «dividere ciascuna delle difficoltà da esaminare nel maggior numero di parti possibili e necessarie per meglio risolverle»; cioè bisogna scomporre i problemi nelle loro parti più semplici per meglio comprenderli;

•​la regola della sintesi, che invita a pensare in maniera ordinata «cominciando dagli oggetti più semplici e più facili a conoscersi, per risalire a poco a poco, quasi per gradi, fino alle conoscenze più complesse»;
​
•​la regola della enumerazione, per cui è necessario «fare in ogni caso enumerazioni così complete e revisioni così generali da essere sicuri di non omettere nulla».


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Clicca sopra per scaricare la scheda sintetica sulla filosofia di Cartesio + mappa concettuale

Scheda di sintesi

CONSEGNE
  • Utilizza il post come introduzione allo studio.
  • Approfondisci sul libro di testo (N. Abbagnano, G. Fornero, L'ideale e il reale, Vol.2)
  • Svolgi le seguenti domande : 1. Quali episodi della vita del filosofo trovi più significativi per lo sviluppo del suo percorso filosofico? Motiva la risposta; 2. Quale scopo e quali caratteristiche presenta l'individuazione del metodo?; 3. Spiega le regole individuate da Cartesio utilizzando le seguenti parole: EVIDENZA - CHIAREZZA - DISTINZIONE - ANALISI - SINTESI - ENUMERAZIONE - REVISIONE.
  • Prima della prossima lezione guarda i filmati proposti su Lezioni Rai Scuola (premi il link sotto indicato)
  • http://www.raiscuola.rai.it/lezione/cartesio/21137/default.aspx
 segue Cartesio - Cogito ergo sum - II parte>>>> 
Prof.ssa Monica Sanfilippo
Liceo delle Scienze umane e musicale
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    Monica Sanfilippo


    Docente di Filosofia e Storia nei Licei 

    Counselor filosofico

    ​Musicista violista 

    ​Dottorato in storia e critica dei beni musicali

    ​Librettista

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